«Non potrò mai dimenticare quella terribile frenata, (15 ottobre 1967) «quella drammatica notte. Il giorno dopo l’incidente molta gente ancora urlava e piangeva. Quando vado a portargli fiori piango anch’io. Vengono tante signore a lasciargli garofani rossi sul cippo che è davanti al nostro bar».
Sono le parole della signora Zambon, la proprietaria del bar da dove lui, Gigi Meroni, verso le 21 e 30 di domenica 15 ottobre 1967 ha chiamato la sua Cristiana per farsi aprire il portone di casa, dall’altra parte della strada. Pochi metri che lui non farà in tempo a percorrere: una 124 lo centra mandandolo a sbattere contro una Lancia Aprilia. Un terribile palleggio che stronca la giovane vita di un ragazzo che vuole essere uguale a molti, pur nella sua eccentricità, ma che, quasi suo malgrado, rappresenta ormai un modello per i ragazzi del 1967.
Sono le parole della signora Zambon, la proprietaria del bar da dove lui, Gigi Meroni, verso le 21 e 30 di domenica 15 ottobre 1967 ha chiamato la sua Cristiana per farsi aprire il portone di casa, dall’altra parte della strada. Pochi metri che lui non farà in tempo a percorrere: una 124 lo centra mandandolo a sbattere contro una Lancia Aprilia. Un terribile palleggio che stronca la giovane vita di un ragazzo che vuole essere uguale a molti, pur nella sua eccentricità, ma che, quasi suo malgrado, rappresenta ormai un modello per i ragazzi del 1967.
È una domenica d’autunno il 15 ottobre 1967, piovosa, come spesso accade, da trascorrere al caldo dei salotti o, al massimo, in qualche cinema. Per gli appassionati di calcio, dopo la canonica messa domenicale seguita dall’altrettanto usuale pranzo della festa, c’è l’appuntamento con lo stadio o con la radiolina.
Questa domenica giunge al termine di una settimana iniziata con la morte, molti dicono l’esecuzione, di Ernesto Guevara, il medico-guerrigliero sudamericano mito di molti giovani di sinistra, per le sue continue battaglie contro i potenti, la cui morte ha fatto certamente discutere. Alle 14,30 del dì di festa, però, tutto passa in secondo piano: il campionato e i sogni di gloria legati al Totocalcio hanno il sopravvento. Dopo due ore si racconta della Roma capolista, della batosta rimediata dall’Inter a Bergamo e delle larghe vittorie interne del Milan di Gianni Rivera e del Torino di Gigi Meroni, probabilmente i due giocatori più tecnici e discussi della sserie A.
Termina così questa domenica comune, con i giovani che salutano le fidanzate e le famiglie che rientrano a casa, dove, dopo cena, a tarda sera, gli uomini potranno gustarsi finalmente le immagini dei gol trasmesse da“La Domenica Sportiva”.